L’Isola di Ischia, la più grande nel Golfo di Napoli, offre ai visitatori numerose attrattive: dal Castello Aragonese, fatto costruire dal tiranno Gerone di Siracusa nel 474 a.C., al Museo Archeologico di Pithecusae, da La Colombaia, storica residenza estiva del regista Luchino Visconti e oggi Centro di Cultura Internazionale, al Bosco della Maddalena e al Monte Epomeo, ideali per un’escursione nella natura, fino al giardino botanico “La Mortella”, realizzato dal musicista William Walton.
Ischia è un luogo d'incanto, che offre uno spettacolo paradisiaco per la varietà dei panorami.
Ogni angolo dell’isola, anche quello meno conosciuto, riesce ad affascinare il visitatore: basta lasciare un luogo che se ne incontra un altro e il nuovo panorama fa dimenticare subito quanto appena prima ha affascinato.
Il comune di Lacco Ameno, dove sorge l’Albergo della Regina Isabella, occupa la parte nord-occidentale dell'isola estendosi lungo il mare e sulle prime pendici dell'Epomeo.
Lacco Ameno è il comune più piccolo dell'isola, noto sin dall’antichità per le acque termali della Regina Isabella.
A partire dal V sec. a.C., in epoca romana, le terme di Lacco Ameno diventano uno dei più frequentati luoghi di soggiorno della Roma Imperiale.
Nel 1588 Giulio Iasolino, medico e filosofo calabrese, scrive il primo trattato di idrologia medica, il De' rimedi naturali che sono nell'isola Pithaecusa, hoggi detta Ischia, nel quale dimostra come in epoca antica i bagni termali di Ischia fossero celebratissimi e per ciascuna acqua considera le proprietà chimiche e fisiche indicandone gli scopi per i quali potevano essere utilizzate a vantaggio degli infermi.
Così, dopo l’oblio medievale, le terme tornano in auge e nel XIX sec. la Regina Isabella, moglie di Ferdinando di Borbone, ribattezza con il proprio nome le terme di Santa Restituta, patrona di Ischia.
La storia di Lacco Ameno si confonde con l'inizio della civiltà sull'Isola e nel Sud Italia: per secoli la cittadella greca sul Monte Vico è stata l'unico centro abitato dell’Isola e il faro della cultura greca nel Tirreno.
Nell'82 a.C. la cittadella viene rasa al suolo da Silla, poichè gli abitanti avevano dato appoggio a Mario, rivale di Silla.
Da allora si perdono le tracce della città di Pitecussai.
La cittadina, come l’intera Isola, attraversa nel Medioevo un periodo di declino che si arresta nel 1400 con la venuta degli Aragonesi.
Secondo la maggior parte degli studiosi, il nome Lacco deriva dal greco "lakkos" che significa pietra. Il 18 novembre 1962 il Consiglio Comunale, presieduto dal Sindaco Carmine Mennella, chiede al re Vittorio Emanuele II di aggiungere l’aggettivo "Ameno".
La concessione viene accordata con decreto ministeriale del 4 gennaio 1963.
Lacco Ameno, anfiteatro che si apre sul mare, può legittimamente vantare di essere stato il volano che ha lanciato e valorizzato turisticamente l’intera Isola di Ischia.
Infatti, alle fonti di Santa Restituta ci sono le acque termali con il più alto coefficiente di radioattività.
Il clima dell'isola, dolce e temperato tutto l'anno, e l'ospitalità di Lacco Ameno, invitano al soggiorno in ogni stagione dell'anno.
In estate, l'isola si apre al sole e al mare in un mosaico di colori, suoni e profumi.
In un'atmosfera più lieve, la primavera e l'autunno sposano la tranquillità, offrendo periodi ideali per rilassarsi e rigenerarsi, sfruttando le virtù dell'acqua e dei fanghi termali dell'isola.